Dalle parole ai fatti: il percorso della Comunità di Pratica nel progetto ECO
Diverse realtà locali e istituzioni, come Caritas Senigallia, Scatola Cultura, Gruppo Pleiadi, e Unicam, hanno collaborato per realizzare un progetto che mira non solo alla conservazione della biodiversità, ma anche al coinvolgimento diretto dei cittadini nella cura del loro ambiente. Un elemento cruciale di questo processo è stata la creazione della Comunità di Pratica, che ha facilitato l’interazione tra vari attori locali e ha contribuito a definire soluzioni concrete per la valorizzazione del parco e la sua gestione futura.
Ma che cos’è una Comunità di Pratica?
Una comunità di pratica è un gruppo di persone che condividono un interesse, una professione o una competenza e che, attraverso l’interazione continua, sviluppano conoscenze, abilità e pratiche comuni. Questi gruppi emergono spontaneamente o possono essere strutturati, favorendo l’apprendimento collaborativo e l’innovazione attraverso il confronto, la condivisione di esperienze e la costruzione di un’identità professionale o culturale comune.
Obiettivi della Comunità di Pratica
La comunità di pratica del Progetto ECO continua a lavorare per raggiungere obiettivi chiari e condivisi. Uno dei principali traguardi è il coinvolgimento diretto dei cittadini locali. L’idea è quella di includere non solo i residenti di Chiampo, ma anche le associazioni e le realtà economiche del territorio, come palestre, bar e scuole. L’obiettivo è far sì che tutti possano contribuire attivamente al miglioramento del parco e alla conservazione della natura, creando un senso di appartenenza e responsabilità condivisa.
Un altro aspetto fondamentale è la co-creazione di soluzioni concrete per il parco. Si vuole sviluppare proposte praticabili che tengano conto delle reali esigenze della comunità, senza compromettere l’equilibrio ecologico dell’area. L’attenzione è rivolta a trovare un giusto compromesso tra fruibilità e tutela ambientale, evitando interventi che possano snaturare il paesaggio eccessivamente.
La formazione e l’educazione civica sono altri elementi centrali del progetto. Il coinvolgimento di giovani, scuole e famiglie avviene attraverso attività educative e di sensibilizzazione ambientale. Tra le iniziative più significative c’è il concorso che permette agli studenti di scegliere il nome del parco, un modo concreto per farli sentire parte attiva di questa trasformazione.
Durante le plenarie di progetto, si è discusso dei progressi e delle azioni da intraprendere. I partner del progetto condividono aggiornamenti su come il parco stia prendendo forma, con l’obiettivo di renderlo fruibile per le uscite didattiche già a partire da Maggio 2024. Un altro aspetto interessante è il piano di Citizen Science, che vede la comunità locale impegnata nella raccolta di dati e informazioni sul parco, contribuendo così alla costruzione di una visione condivisa e partecipata.
Le sfide incontrate
Non mancano le difficoltà lungo il percorso. Una delle sfide principali è stata il coinvolgimento iniziale degli stakeholder. Nonostante l’importanza della comunicazione, alcuni attori si sono dimostrati distanti nelle prime fasi del progetto. Si è compreso che le modalità più efficaci per stimolare la partecipazione sono quelle dirette e personali, come i contatti telefonici, che hanno facilitato il coinvolgimento.
Un’altra questione rilevante riguarda la sicurezza. Il parco, non essendo monitorato durante la notte, è stato soggetto ad atti di vandalismo, come il caso della panchina bruciata nel 2020. Questo ha portato la comunità a riflettere su soluzioni per garantire una gestione più efficace della sicurezza degli spazi.
L’accessibilità è un altro tema centrale. Si lavora per migliorare l’accesso al parco garantendo alle famiglie la messa in sicurezza con l’attraversamento pedonale e di una piccola zona di sosta posizionata a fianco al sentiero di accesso.
I pregi e gli aspetti positivi
Nonostante le difficoltà, il progetto sta ottenendo risultati significativi. La partecipazione della comunità sta crescendo, con contributi che arrivano da diverse fasce sociali, tra cui giovani, anziani e professionisti locali.
I focus group hanno portato alla formulazione di proposte concrete, come la creazione di un parco giochi, aree pic nic, attività educative per le scuole e pannelli espositivi che raccontano la storia e la biodiversità del parco, mantenendo sempre e comunque la naturalità del luogo. L’interazione con il mondo scolastico si sta rivelando una chiave di successo per il progetto.
Le iniziative di sensibilizzazione sono molto apprezzate. Una delle idee più innovative riguarda la cartellonistica intelligente, con l’uso di QR code per la lingua inglese e per vari approfondimenti delle tematiche trattate nei pannelli.
Inoltre, sono in fase di sviluppo eventi e attività per rafforzare il senso di comunità, come incontri serali, letture e iniziative dedicate ai giovani. Questi momenti stanno contribuendo a creare un legame più forte tra i cittadini e il parco, promuovendo un senso di responsabilità condivisa.
Gli obiettivi raggiunti
Il progetto ha già portato a importanti traguardi. È stata creata una solida rete di collaborazione tra associazioni locali, scuole e aziende del territorio, che stanno supportando attivamente il percorso di crescita del parco.
Si sta lavorando affinché il parco diventi una vera e propria risorsa per la comunità, un luogo in cui natura, educazione e svago si intrecciano armoniosamente. Le attività di Citizen Science e il coinvolgimento degli studenti stanno dimostrando quanto sia importante la partecipazione attiva della comunità.
Inoltre, sono state sviluppate proposte concrete per migliorare l’area, tra cui il ripristino dei sentieri e staccionate in legno che possano delimitare le aree pericolose, con l’aggiunta di sedute che offrono la possibilità di sosta lungo il sentiero. Di gran pregio invece sarà l’inserimento di una seduta di marmo donata dall’azienda Pellizzari di Chiampo e di una targa dove la scuola CVP farà incidere ai suoi studenti Il nome del parco e la storia del campanile. Questi interventi sono in fase di attuazione.
Quelli ancora da raggiungere
Tuttavia, alcuni obiettivi sono ancora in fase di sviluppo. Non tutti gli stakeholder locali sono stati coinvolti in maniera uniforme e alcuni gruppi, come certi commercianti e residenti, non hanno ancora partecipato attivamente.
Alcune proposte, come l’arena per concerti e la palestra per l’arrampicata, sono ancora in fase di progettazione e necessitano di ulteriori risorse per essere realizzate.
Ciò che abbiamo appreso
L’esperienza del Progetto ECO sta offrendo numerosi spunti di riflessione. Si è compreso quanto sia fondamentale un approccio personalizzato: la conoscenza del territorio e la fiducia nelle persone locali si stanno rivelando elementi chiave per il successo.
La sicurezza resta un tema da approfondire, con la necessità di sviluppare strategie più efficaci di monitoraggio e manutenzione.
Infine, la comunicazione costante è essenziale. Aggiornamenti regolari e un dialogo continuo con la comunità aiutano a mantenere alto l’interesse e a garantire un coinvolgimento duraturo.
Il Progetto ECO rappresenta un’opportunità unica per valorizzare uno spazio naturale con il supporto e l’impegno della comunità di Chiampo. Sebbene ci siano ancora obiettivi da raggiungere, il percorso finora intrapreso dimostra che la partecipazione attiva è la chiave per il successo. Guardiamo con fiducia al futuro, con l’auspicio che questo modello di comunità di pratica possa continuare a crescere ed evolversi nel tempo.
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