08 Ottobre 2024Ottobre 8, 2024
Glossario
La biodiversità viene definita come la varietà di tutte le forme di vita presenti sulla Terra. Essa comprende il numero di specie, le loro variazioni genetiche e l’interazione di queste forme viventi all’interno di ecosistemi complessi. https://www.youtube.com/watch?v=ehXsQtdnRwk
L’ecosistema è l’insieme degli organismi viventi (fattori biotici) e della materia non vivente (fattori abiotici) che interagiscono in un determinato ambiente costituendo un sistema autosufficiente e in equilibrio dinamico (come un lago, uno stagno, la savana, ecc.).
L’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 “Istruzione di qualità” prevede di: fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti. https://www.youtube.com/watch?v=GM55hNpY9zY
L’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 “Città e Comunità sostenibili” prevede di: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. https://www.youtube.com/watch?v=mFOSotiuHSQ
L’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030 “Vita sulla Terra” prevede di: proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre. https://www.youtube.com/watch?v=b8s_xPsgG-Y
Territori coinvolti
Chiampo
Senigallia
Schede Didattiche
Sai cos’è un ecosistema? E sai cosa sono le specie chiave e i servizi ecosistemici? Scoprilo scaricando le nostre schede didattiche! Questi materiali aggiuntivi sono pensati per allargare il bacino di utenza, sensibilizzando ed educando il pubblico sul tema dell’ambiente e della protezione degli ecosistemi. Ogni scheda è uno strumento prezioso, che offre informazioni scientifiche in modo chiaro e accessibile, permettendo a tutti di approfondire e comprendere meglio il mondo naturale che ci circonda. Ideali per attività da svolgere a casa, le schede contengono esperimenti e attività pratiche, pensate per coinvolgere e far riflettere grandi e piccoli sull’importanza di tutelare il nostro pianeta. Un’occasione unica per avvicinarsi all’educazione ambientale in modo interattivo e divertente!
- Ispirati dalla natura - Biomimesi: un mondo d’idee
- Connessioni verdi - Alla scoperta degli ecosistemi
- Il mare nell’antropocene - La scienza della crisi climatica
- Un sottosuolo trafficato - Aiutanti invisibili
- Una storia di scoperte e natura - Gli erbari
- Affascinante natura - Alla scoperta della biodiversità
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Abstract:
La vita sul nostro pianeta si è evoluta talvolta prendendo pieghe molto bizzarre. Basti pensare ad un pinguino che, nonostante sia un uccello con le ali, non sa volare e quando cammina risulta molto goffo. Eppure lo stesso animale in un ambiente diverso, come l’acqua, si trasforma e diventa uno dei nuotatori più veloci e agili mai visti. Oggi molti scienziati studiano la forma e il movimento dei pinguini per costruire aerei, bici o sommergibili che riescano a sfruttare allo stesso modo la velocità consumando poca energia. Di questi esempi ne esistono tanti e tutte le volte che l’uomo si ispira alla natura per creare nuove tecnologie si parla di biomimesi.
Osservando il mondo naturale molte cose ci possono apparire strane o bizzarre, ma spesso dietro si nascondono strategie che quell’animale, pianta o fungo ha affinato nel corso del tempo per risolvere un problema. La natura per noi può essere un’infinita fonte d’ispirazione per nuove tecnologie, ma prima di tutto dev’essere un modello da seguire. I rifiuti, per esempio, sono un’invenzione dell’uomo, così come gli sprechi. Queste due parole in natura non esistono perchè tutto fa parte di un ciclo continuo di energie e risorse.
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Abstract:
Un ecosistema è un vasto insieme di piante, animali e luoghi che vivono e lavorano insieme in armonia.
Gli ecosistemi possono essere grandi, come una foresta, o piccoli, come una pozzanghera in un giardino.
Essi sono composti dagli esseri viventi e dall’ambiente in cui vivono. Gli esseri viventi includono tutti gli animali, gli insetti e persino i microrganismi, mentre l’ambiente può essere una foresta, un deserto, un fiume o un mare. Ogni membro dell’ecosistema ha un preciso ruolo da svolgere: le piante producono ossigeno e forniscono cibo per gli animali, gli animali si occupano di distribuire semi e gli insetti di impollinare i fiori. I microrganismi, infine, aiutano a decomporre la materia organica morta, restituendo nutrienti al suolo. Quest’insieme di organismi crea una catena alimentare in cui ognuno dipende dall’altro per vivere.
Ma attenzione: se uno degli elementi della squadra viene a mancare o si indebolisce, l’equilibrio dell’ecosistema potrebbe essere compromesso. Per questo motivo, è essenziale che tutti collaborino per mantenere il loro ambiente pulito e sano.
I benefici multipli che questi ecosistemi naturali forniscono agli esseri umani sono chiamati servizi ecosistemici. Si tratta di benefici essenziali per la nostra sopravvivenza, il nostro benessere e la qualità della nostra vita e possono essere suddivisi in quattro categorie principali:
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Abstract:
Da quando l’essere umano ha iniziato ad utilizzare i combustibili fossili come fonte di energia per le sue attività, tutto il clima ne ha risentito. Dalla Rivoluzione Industriale ad oggi, sono state riversate in atmosfera grandi quantità di anidride carbonica e altri gas capaci di trattenere il calore del Sole, fenomeno che ha determinato un significativo aumento delle temperature globali.
Gli ambienti naturali che ne hanno risentito maggiormente sono quelli polari: Artide e Antartide. Questi deserti bianchi, fatti di montagne e mari ghiacciati, stanno a poco a poco scomparendo. La fusione dei ghiacci polari ha conseguenze drastiche non solo per questi ecosistemi, ma per tutto il pianeta: da essi, infatti, dipende infatti la regolazione del clima globale e il livello dei mari.
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Abstract:
Sotto ai tuoi piedi, nel terreno, esiste un mondo invisibile ricco di tantissime forme di vita: la lista di specie viventi è così lunga che, ad essere sinceri, una buona parte ci è sconosciuta! Ci sono infatti ancora migliaia di specie di funghi, batteri, piante e animali che aspettano solo di essere scoperti e studiati dagli scienziati. Tutti questi organismi hanno un ruolo fondamentale perchè contribuiscono a decomporre la materia organica, a riciclare i nutrienti e a migliorare la struttura del suolo: un suolo sano può trattenere più acqua, riducendo la necessità di irrigazione e aiutando a prevenire l’erosione.
Tra i tanti alleati che vivono sotto terra, uno lo conoscerai sicuramente: il lombrico. Chiamato erratamente anche “verme”, questo anellide è un vero architetto del suolo. I lombrichi scavano lunghe gallerie che consentono il passaggio di aria e acqua, rendendo il terreno più fertile e produttivo. Queste gallerie migliorano la struttura del suolo, aumentano la sua capacità di trattenere acqua e creano spazi per le radici delle piante.
Il lavoro dei lombrichi è fondamentale per l’agricoltura perchè grazie ad essi la materia organica viene trasformata in humus, una sostanza ricca di nutrienti che migliora la fertilità del suolo. Inoltre, il loro movimento attraverso il terreno aiuta a mescolare i diversi strati del suolo, garantendo una distribuzione uniforme dei nutrienti.
Un suolo sano è essenziale anche per la produzione alimentare, la gestione delle risorse idriche e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Proteggere e migliorare la salute del suolo è quindi una priorità per garantire un futuro sostenibile per le generazioni future!
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Abstract:
Dal latino “herbarium”, un erbario è un libro contenente piante essiccate e pressate, conservate con cura per studiarne le caratteristiche uniche.
La nascita degli erbari risale a secoli fa, quando esploratori e scienziati viaggiavano in terre sconosciute raccogliendo campioni di piante dai luoghi più remoti per comprenderne le virtù e i misteri. Nel Medioevo gli erbari erano molto preziosi in ambito farmaceutico: grazie ad essi, gli erboristi potevano analizzare le piante per curare varie malattie. Nel Rinascimento, invece, con la crescita dell’interesse scientifico, gli erbari divennero strumenti di studio, aiutando gli scienziati a catalogare e classificare la ricca diversità del regno vegetale.
Con il passare del tempo, gli erbari sono diventati vere e proprie opere d’arte scientifica. I botanici del XVIII secolo, come Linneo, introdussero sistemi di classificazione che sono ancora alla base della tassonomia moderna. Oggi, gli erbari continuano a essere di fondamentale importanza scientifica, fornendo dati cruciali per monitorare cambiamenti ambientali e comprendere l’evoluzione delle piante.
Lo sapevi che nel 2017, oltre 40 strutture museali italiane hanno deciso di costruire un erbario virtuale nazionale? Si tratta di una vera e propria collezione digitale di immagini ad alta risoluzione di piante essiccate: un approccio moderno in grado di rendere accessibile la conoscenza botanica a un pubblico più ampio, mantenendo viva la tradizione degli erbari nel contesto tecnologico contemporaneo.
Gli erbari, infine, svolgono un ruolo essenziale nel tracciare la biodiversità vegetale di luoghi specifici, nel nostro caso il Colle Cimatico di Chiampo: ogni pianta essiccata e catalogata in un erbario è come una testimonianza silenziosa della flora di un determinato ambiente. Gli scienziati possono studiare gli erbari per identificare le piante presenti in un luogo preciso e analizzare come la composizione vegetale possa variare tra diverse regioni geografiche: questa precisione è fondamentale per la conservazione della biodiversità, poiché consente di monitorare le eventuali variazioni nella distribuzione delle specie vegetali e comprendere meglio come gli ecosistemi stiano rispondendo ai cambiamenti climatici e ambientali.
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Abstract:
Possiamo immaginare la biodiversità come il grande libro della vita sulla Terra, ricco di varie forme di organismi, ciascuno con un ruolo unico. Immagina di aprire questo libro e scoprire un mondo incredibile di specie diverse, ognuna con le sue caratteristiche speciali! Allora, cos’è esattamente la biodiversità? È la diversità di tutte le forme di vita presenti sul nostro pianeta. Questa diversità include il numero di specie (gli organismi viventi), le loro variazioni genetiche (le differenze nei loro “codici genetici”) e come interagiscono all’interno degli ecosistemi, che sono come i teatri in cui si svolge lo spettacolo della vita.
Hai mai sentito parlare di Charles Darwin? Questo celebre scienziato può essere definito il “padre” di questa lunga storia. Nel suo libro “L’Origine delle Specie” del 1859, ci ha raccontato che più specie diverse ci sono in un luogo, più quel luogo diventa produttivo.
Come ha fatto Darwin a scoprire tutto questo? Egli si ispirò a un giardiniere geniale di nome George Sinclair che condusse alcuni esperimenti su come diverse piante potessero influenzare la produttività del terreno: Sinclair seminò vari tipi di erbe in differenti combinazioni e scoprì che i terreni con una maggiore varietà di piante erano più produttivi. Darwin trovò questi risultati così interessanti e significativi da inserirli nel suo libro, dimostrando che la biodiversità è fondamentale per la salute e la prosperità degli ecosistemi.
La biodiversità è essenziale non solo per il funzionamento degli ecosistemi naturali, ma anche per il benessere umano. Ogni specie, per quanto piccola, svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio naturale e nel supportare la vita sul nostro pianeta.