Una città più verde, inclusiva e resiliente ai cambiamenti climatici. È questo l’obiettivo dell’intervento di riqualificazione ambientale avviato nel Parco della Cesanella, grazie alla collaborazione con l’Università di Camerino (UNICAM) e alla supervisione scientifica della Prof.ssa Paola Scocco.
Un progetto per la biodiversità e il clima
Il progetto ha coinvolto il parco in un’importante attività di riorganizzazione del verde urbano, con l’obiettivo di:
- Arricchire la biodiversità locale,
- Contrasto ai cambiamenti climatici,
- Migliorare la fruibilità e l’inclusività degli spazi pubblici.
La riqualificazione non è stata solo estetica, ma fortemente orientata alla sostenibilità ambientale, con scelte mirate fin dalla selezione delle specie da piantare.
I numeri che fanno la differenza
Sono 210 le nuove piante messe a dimora nel parco. La scelta è ricaduta su specie capaci di adattarsi alle nuove condizioni climatiche, che richiedono poca acqua, bassa manutenzione e che contribuiscono in modo significativo all’assorbimento della CO₂.
Per comprendere meglio il valore ambientale di queste piantumazioni, basti pensare che:
- Una quercia adulta (oltre i 7 anni di età) assorbe in media 155 kg di CO₂ all’anno.
- Un acero ne assorbe 95 kg, mentre un abete arriva a 24 kg.
Ogni nostro gesto ha un impatto: ad esempio, percorrere 1.000 km in auto produce circa 240 kg di CO₂. Per compensare questa quantità in un anno servirebbero:
- 2 querce, oppure
- 3 aceri, oppure
- 10 abeti.
Verde urbano: una responsabilità condivisa
Il messaggio che questo intervento vuole lanciare è chiaro: piantare un albero è un gesto potente, ma anche progettare con consapevolezza il verde delle nostre città, parchi, giardini o balconi è altrettanto importante.
Scegliere le specie giuste, non abbattere alberi maturi e pensare al lungo termine sono azioni concrete che tutti possiamo mettere in pratica per costruire ambienti più sani per le generazioni future.